Tavolo farmaceutica

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Tavolo farmaceutica

Si è insediato ieri presso la sede del ministero dello Sviluppo Economico il Tavolo sulla farmaceutica. Alla riunione, durata quasi tre ore, hanno partecipato le istituzioni (ministero dello Sviluppo, ministero dell’Economia, ministero della Salute, Aifa, Regioni, Agenas), i rappresentanti di categoria della filiera (Federfarma, Farmindustria, ADF, Federfarma Servizi, Assobiotec, Assogenerici, Anifa) e le organizzazioni sindacali (Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil). Presenti, tra gli altri, il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, il sottosegretario allo Sviluppo Claudio De Vincenti e il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo; per Federfarma hanno partecipato il presidente Annarosa Racca e il segretario Alfonso Misasi.
“Abbiamo individuato una serie di aree di criticità e messo a punto un piano di lavoro” ha spiegato al termine della riunione il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, precisando che a breve “si apriranno una serie di sotto-tavoli tematici per seguire i problemi dei diversi settori”. “E’ stato un incontro interlocutorio – ha affermato il presidente di Federfarma Annarosa Racca – nel corso del quale noi abbiamo fatto presente al ministro Passera tutte le difficoltà che il settore delle farmacie si trova costretto ad affrontare, a cominciare dal calo dei fatturati”. Il presidente Racca ha inoltre evidenziato, nel corso dell’incontro, la “necessità per le farmacie di avere regole certe”. Uscendo dalla riunione Racca ha anche confermato che si aprirà a breve presso L’AIFA il tavolo per discutere la nuova remunerazione delle farmacie. “E’ indispensabile trovare soluzioni che riequilibrino il sistema – ha dichiarato Racca – non è possibile assistere a uno stillicidio di interventi di contenimento della spesa che portano all’asfissia il servizio farmaceutico sul territorio e, magari, non toccano altri centri di spesa, quasi sempre meno trasparenti, come la spesa farmaceutica di ASL e ospedali. È stata appena presentata una ricerca che dimostra come la distribuzione diretta dei farmaci da parte delle ASL non produce risparmi ma, semmai, disfunzioni e oneri a carico dei pazienti, e sarebbe meno onerosa se affidata alle farmacie. Chiediamo che si parta da qui: serve, e subito, un nuovo sistema di remunerazione delle farmacie e non è meno indispensabile rinnovare la convenzione tra farmacie e SSN.”

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